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TRACCIA GPX: Magna via Francigena


 

Livello di difficoltà: MOLTO ALTO Distanza complessiva: 214 KM Dislivello positivo: 5700 m Tipo di percorso: 80% sterrato con alto livello di difficoltà e pendenze notevoli, 20% asfalto bassa percorrenza

Descrizione: Il percorso inizia dalla stazione centrale di Palermo con bici mountain bike fornite di portapacchi e bagagli posteriori. Si prosegue da Via Roma, passando per Corso Vittorio Emanuele e salendo fino alla cattedrale di Monreale.

Da li, si inizia con il timbro nella credenziale e la discesa verso Santa Cristina Gela. Poi inizia la lunghissima salita verso Altofonte fino a poter scollinare a Santa Cristina Gela. Da qui abbiamo effettuato una variante, allontanandoci dalla Magna Via Francigena, per proseguire lungo le "Ippovie delle Terre Normanne", con splendidi tratti all'interno di vecchie gallerie della linea ferrata, per poi virare verso Corleone dove abbiamo effettuato la prima sosta.


Il secondo giorno, abbiamo deciso di renderci la via più complicata, optando per l'intero percorso pedonale.


La tappa successiva è Prizzi e successivamente è previsto il passaggio all'interno della Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci per raggiungere poi Castronovo di Sicilia. Dopo il paese la strada prosegue verso Borgo Riena, uno dei paesi fantasmi abbandonato intorno al 1950.


Subito dopo si prosegue, ancora via sterrato, salendo verso Monte Cammarata e San Giovanni Gemini.


Dal paese di San Giovanni Gemini, una strada interpoderale permette di uscire dal centro abitato e di imboccare la trazzera che scende giù verso il fiume. E poi, dopo vari passaggi ha inizio una trazzera che si inerpica per circa 1,5 km e giunge al centro abitato di Acquaviva Platani. Uscendo dal paese ci aspettano ancora salite vertiginose, piccole discese ed ancora altre salite, che ci condurranno sulle colline antistanti Sutera, da cui arriveremo dopo un lunga salita finale che ci condurrà fino al "rabato", piccolo quartiere di Sutera, arabo, fatto di piccole vie e di case costruite una a ridosso dell’altra.


Il terzo giorno, una volta lasciata Sutera, la via prende una direzione particolare. Scavi recenti hanno messo in luce l’assetto della trazzera che conduceva al fiume Gallo d’Oro che lambisce il territorio comunale e segna il confine con l’abitato di Milena. I resti di un ponte utilizzato fino allo scorso secolo, sono ancora visibili lungo la valle e testimoniano l’andamento della viabilità principale.


Si inizia con una lunga discesa verso Campofranco e prosegue verso il vecchio ponte della riserva di Monte Conca, che essendo crollato negli anni, ci costringe al guado del fiume ed una lunga risalita sulla montagna spingendo a mano le bici, vista l'elevata pendenza. La tappa successiva è Milena, da cui raggiungeremo poi l'area demaniale "Bosco Zellante", il cui sentiero (ovviamente tutto in salita) ci conduce verso Racalmuto e lo splendido castello chiaramontano in vicinanza. Pochi chilometri appena per giungere a Grotte, e poi grande salita ancora per scollinare poi verso Comitini, un comune di meno di 1000 abitanti a 350 m sul livello del mare. In zona, ci imbatteremo nella Petra di Calathansuderj, una spettacolare rupe calcarenitica (lunghezza m 70 x larghezza massima 40 x altezza 30), alta 30 metri, che si eleva solitaria e improvvisa tra le “calme” colline e che fu sede di un villaggio preistorico.


Da qui una grande salita verso il più grande centro di Aragona, fino alla trazzera che ci porta verso Joppolo Gincaxio. Ormai il percorso volge al termine, ultimo tratto, quasi interamente in asfalto verso Agrigento e salita finale verso la cattedrale, dopo potremo ritirare anche il "Testimonium", quale certificazione del nostro percorso intrapreso.







Ecco la traccia .GPX da inserire sul Garmin o su OruxMap per Adroid:








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